Simone Cametti
Per la Galleria d’Arte Contemporanea di Francesca Antonini, l’autore gioca con natura e artificio mettendoli in relazione attraverso l’elemento della luce, nel suo picco di massima visibilità e naturalità, ovvero 4500 Gradi Kelvin. Un’installazione impera nello spazio, ponendosi nell’intermezzo delle radiazioni infrarosse e ultraviolette (rispettivamente la maggiore e minore lunghezza dell’onda).
I due estremi si tramutano poi in colori ricoprendo marmi di Carrara ed esaltandone le venature.